Dopo l’avvento al potere del tiranno Agatocle, le tensioni tra Cartaginesi e Siracusa si riaccendono dopo quindici anni di pace. Questo confronto, che sarà l’ultima guerra greco-punica, segnerà, a beneficio di Cartagine, il declino dell’influenza esercitata dalla città greca di Siracusa sulla Sicilia.
Nel 315 a.C. J.-C., il tiranno di Siracusa Agatocle sviluppa i suoi piani per prendere il controllo della Sicilia. Comincerà a mostrare le sue ambizioni accontentandosi prima di attaccare la libera città di Messina. Poi nel 311 a.C. J.-C., percorse un corso permettendo a se stesso di invadere direttamente la parte della Sicilia che era sotto il dominio cartaginese a dispetto del trattato di pace allora in vigore. Quindi assedierà Agrigento-Akragas. A Cartagine la notizia fece scalpore, essendo la Sicilia una delle sue colonie più importanti. Il generale Amilcare, che è anche nipote del navigatore Annone, comandante in capo dell’esercito cartaginese, viene quindi chiamato in soccorso e guida con successo la risposta cartaginese. Nel 310 aC controllava praticamente tutta la Sicilia e pose l’assedio a Siracusa. Agatocle, vicinissimo alla sconfitta totale, decide allora di lanciarsi in un’offensiva allo stesso tempo sorprendente, coraggiosa e audace. Guida segretamente una spedizione di 14.000 uomini nel continente africano per salvare il suo regno attaccando direttamente la città di Cartagine.
La spedizione di Agatocle
Questa spedizione è una vittoria. Infatti, come sperava Agatocle, Cartagine fu costretta a richiamare Amilcare e la maggior parte del suo esercito per affrontare la nuova minaccia che era proprio alle porte della città punica. La spedizione di Agatocle ebbe addirittura una serie di vittorie. Tuttavia, alla fine, non riuscirà a prendere la capitale punica. L’esercito di Agatocle verrà infine sconfitto nel 307 a.C. dC Questa sconfitta sarà facilitata dall’atteggiamento degli alleati libici di Agatocle che poi diserteranno. Tuttavia, Agatocle riuscì comunque a fuggire e tornare in Sicilia. Coglierà l’occasione per negoziare una pace che consentirà a Siracusa di mantenere il suo status di roccaforte greca. Agatocle non attaccò più i luoghi punici fino alla sua morte nel 289 a.C. J.-C. Le conseguenze della terza guerra siciliana sono che Cartagine acquisì ormai lo statuto di potenza dominante in Sicilia e che nessuno contesterà questo stato di fatto per circa trent’anni. Siracusa, dal canto suo, rimane una potente roccaforte greca in Sicilia e nel Mediterraneo. Tuttavia, avendo grandemente perso la sua influenza, non potrà più ricoprire ruoli da protagonista in futuro…
Fonti:
www.wikipedia.org
www.hist-europe.com
Fotografia:
Agatocle, tiranno di Siracusa
Fonte della fotografia:
www.wikipedia.org